“Comunicare la transizione energetica: giornalismo, imprese e sostenibilità”
Si è tenuto oggi il corso di formazione gratuito per giornalisti promosso da Confindustria Abruzzo Medio Adriatico e Confindustria Energia in collaborazione con l’Ordine Dei Giornalisti D’Abruzzo
Pescara, 28 ottobre 2025 – Si è svolto oggi nella sede di Confindustria Abruzzo Medio Adriatico a Pescara, il corso di formazione “Comunicare la Transizione Energetica: giornalismo, imprese e sostenibilità”, promosso dalla Sezione Energia di Confindustria Abruzzo Medio Adriatico e da Confindustria Energia, in collaborazione con l’Ordine dei Giornalisti d’Abruzzo, il CERVAS – Centro di Ricerca per la Valutazione e lo Sviluppo Socio-Economico dell’Università “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara e con la partecipazione di esperti e rappresentanti del mondo accademico, industriale e della comunicazione.
L’iniziativa, accreditata dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti per quattro crediti formativi, ha registrato un’ampia partecipazione di giornalisti, operatori della comunicazione e professionisti interessati ai temi dell’energia, della sostenibilità e dell’innovazione.
Ad aprire i lavori sono stati Cristiano D’Ortenzio, presidente della Sezione Energia di Confindustria Abruzzo Medio Adriatico, Luigi Di Giosaffatte, direttore generale di Confindustria Abruzzo Medio Adriatico, e Andrea Mori, consigliere dell’Ordine dei Giornalisti d’Abruzzo, che hanno sottolineato l’importanza di questo incontro per condividere strumenti conoscitivi e metodologici per comunicare correttamente, con rigore scientifico e chiarezza divulgativa, i temi complessi legati alla transizione energetica. – Evoluzione e futuro, sostenibilità, energia sicura, neutralità tecnologica, cambiamenti climatici, rispetto e ambiente – queste alcune delle parole da cui siamo partiti per dare avvio ai lavori.
Nel corso della mattinata si sono susseguiti interventi di alto profilo. A partire da Livio Vanghetti, direttore relazioni esterne di Confindustria, che ha approfondito il tema delle fake news e dei bias cognitivi nella narrazione delle fonti energetiche; Angelo Mario Taraborrelli, docente LUISS, ha illustrato le basi concettuali e strategiche della transizione energetica nonché i numeri del panorama internazionale; è stata la volta poi di Marco D’Aloisi, responsabile comunicazione e stampa di UNEM – Unione Energie per la Mobilità (Associazione che aderisce a Confindustria e a Confindustria Energia) e Direttore del trimestrale Muoversi, che ha affrontato il ruolo delle imprese nella decarbonizzazione richiamando l’importanza del principio della neutralità tecnologica e della sostenibilità integrata – ambientale, economica e sociale. Nella seconda parte del corso, Roberto Giovannini, vicedirettore dell’Huffington Post, ha presentato le nuove frontiere del giornalismo ambientale e scientifico. Infine, per case study e testimonianze sono intervenuti Barbara Iannone, direttrice del CERVAS e docente di sostenibilità d’impresa, Carmine Pagano, plant manager Thermoelectric Power, A2Agencogas – Gissi (CH) ed Elena Distaso, head of external and media relations Edison Spa.
La mattinata è stata caratterizzata anche da un dibattito aperto e dalla raccolta di feedback dai partecipanti.
Di seguito l’elenco dei materiali / fonti presentate durante il corso di formazione e allegati:
- Energy Institute – Statistical Review of World Energy
Pubblicazione annuale con i principali dati e indicatori del settore energetico mondiale: produzione, consumi, mix delle fonti, emissioni e tendenze della transizione energetica.
Il documento è disponibile al seguente link: org/statistical-review. - IEA – World Energy Outlook 2024
Rapporto dell’Agenzia Internazionale dell’Energia che analizza le prospettive globali dell’energia e i diversi scenari futuri in base a politiche, innovazione e decarbonizzazione.
Il documento è disponibile al seguente link: https://www.iea.org/reports/world-energy-outlook-2024. - L’approfondimento “La decarbonizzazione possibile”, a cura di di UNEM – Unione Energie per la Mobilità evidenzia il ruolo strategico del settore energetico nella transizione verso la decarbonizzazione e nella garanzia di una mobilità sostenibile. Il comparto, con una vasta rete di infrastrutture e 150 mila occupati, genera oltre 100 miliardi di euro l’anno e ha investito più di 20 miliardi in sicurezza e ambiente. UNEM punta al Net Zero entro il 2050 e promuove un approccio tecnologicamente neutrale, basato su un mix di energie, inclusi i carburanti rinnovabili, per una transizione realistica e accessibile. Critica invece le politiche europee troppo rigide e orientate solo al full electric, che rischiano di penalizzare la raffinazione e aumentare i costi, chiedendo di valorizzare le infrastrutture esistenti e sostenere filiere nazionali sostenibili.
- “La sostenibilità delle infrastrutture energetiche e gli intangibles a favore delle comunità locali”, studio realizzato da docenti del CERVAS dell’Università “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara, nell’ambito di una collaborazione triennale con Confindustria Abruzzo Medio Adriatico. Lo studio comprende una ricerca sulla centrale termoelettrica A2A Gencogas di Gissi, che analizza l’impatto economico, occupazionale e ambientale dell’impianto nel percorso di transizione energetica. Attraverso un approccio scientifico basato su modelli di analisi economica, lo studio mostra come un’infrastruttura energetica possa generare valore per il territorio e attivare diverse filiere, contribuendo allo sviluppo locale e alla decarbonizzazione. La ricerca include anche un’analisi di impatto economico del progetto small scale LNG di LNEnergy a Bomba che quantifica gli effetti economici e occupazionali generati dalle infrastrutture energetiche nel perimetro nazionale, evidenziando come progetti ben architettati possano contribuire alla sicurezza energetica e allo sviluppo delle filiere industriali locali.
- “Per una transizione realistica?”, studio realizzato da Confindustria Energia in collaborazione con il CENSIS, che analizza tempi, modalità e percezioni sociali della transizione energetica in Italia, evidenziando le condizioni per renderla attuabile, equa e condivisa. Il documento propone un approccio pragmatico, basato su gradualità, diversificazione delle fonti, certezza normativa e governance inclusiva.
- Presentazione di Livio Vanghetti, direttore relazioni esterne di Confindustria.
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